giovedì 31 marzo 2011

Ecco chi è Thomas Dibenedetto

Nato a Boston nell'aprile del 1951, le origini di Thomas DiBenedetto sembra risalgano a Siano, una cittadina nei pressi di Salerno. La sua principale attività associazionistica è riconducibile al Boston International Group LLCIl gruppo presiede ad attività che vanno dallo sport alle aziende di proprietà.
Inoltre, DiBenedetto è coinvolto anche nella New England Sport Ventures, compagnia di investimenti che ha fruttato interessi principalmente nello sport. La New England Sport Ventures è presieduta da John w. Henry ed è strettamente intrecciata alla società calcistica inglese del Liverpool e ai Boston Red Sox, squadra statunitense di baseball.


Thomas DiBenedetto ha deciso di investire nel calcio in quanto sua dichiarata passione. Spulciando tra le sue attività, troviamo nel suo curriculum la presidenza della unction Investors Ltd (società di investimenti) e nella Jefferson Watermann International, una società di business intelligence. Inoltre, è CEO (amministratore delegato) di Olimpic Partners, una ditta specializzata in investimenti nel settore immobiliare e in precedenza è stato direttore della società di software 'NWH Inc'.


Attualmente, DiBenedetto è sposato con Linda Marrie, vicepresidente di una scuola  per bambini ciechi. Insieme hanno avuto cinque figli, tra i quali Thomas junior, giocatore di baseball per i Red Sox di Boston e che ora gioca per Reggio Emilia. La famiglia DiBenedetto risiede nella Contea di Essex, a 20 chilometri da Boston in una proprietà valutata circa 2 milioni di euro.

(fonti: google, yahoo, laroma24)

domenica 13 marzo 2011

Moggi vuole tornare alla Juventus. Beh, fece un ottimo lavoro.

A seguire il testo di Ti amo Campionato, una canzone di Elio e le storie tese cantata per la prima volta durante la trasmissione di Italia Uno "Mai dire gol" nel 1998. Lo so che l'argomentazione è fallace ma, per favore, basta piangerie! In fondo all'articolo c'è il video tratto da Youtube, consiglio di aprirlo per seguire il testo sia leggendolo sia ascoltandolo!


Ti amo campionato, perché non sei falsato
No, no, non sei falsato
A me mi eri sembrato falsato
M'han detto che non sei falsato


Ha detto Umberto Agnelli che son state solo delle sviste
Due o tre sviste arbitrali (Agnelli:"Due sviste arbitrali")



Ma a me mi era sembrato che gia' da molto tempo qualcosa stava accadendo
Ad esempio in Juve - Udinese dell'1 Novembre '97
Il signor Cesari non ha convalidato un gol che aveva fatto Bierhoff
Che era entrato di tanto cosi' diciamo delle dimensioni tipo Rocco Siffredi

E poco dopo, in Juve - Lazio ,c'e' stata un'azione in cui Del Piero
è stato atterrato in area l' arbitro ha detto "Regola del vantaggio"
Inzaghi ha preso il palo
e subito dopo l'arbitro ha detto "Non è piu' regola del vantaggio"
diamo il rigore alla Juve
Ma questo e' stato fatto nel segno dell'amore
Io non vado certo a pensare che sotto ci siano chissa' quali cose sporche
No no no no no no è stato fatto tutto nel nome dell'amore
in nome del campionato ,del buono svolgimento e dell'amore tra le squadre
io non porto nessun risentimento
Perché ho visto che l'amore vince tutte le battaglie
E' in grado di far superare gli odi
sia razziali che interraziali,sia quelli tra le squadre
Diciamo che in questo momento io sono quasi contento
Che alla fine della fiera mi sembra che l'ho preso in quel posto
E penso a quelli che hanno fatto un abbonamento da un miliardo in tribuna rossa

Per andare a vedere l'Inter ,che si era comportata bene
O per andare a vedere la Lazio che a un certo punto della sua carriera
Diciamo il 5 aprile del 1998 ha avuto un fallo in area fatto da Juliano
E l'arbitro Collina non l'ha fischiato e allora tutti hanno pensato male
Ma non dovevano pensare male
No no no no no no
Perché l'arbitro Collina cosi' come l'arbitro Rodomonti
Diciamo quello di Juve - Empoli non ha commesso quella svista
In nome di chissa' quale pastetta
No no no no no, l'ha fatto in nome dell'amore
Perché lui ama il campionato e voi non lo sapete ma gli arbitri si vogliono bene
Si vogliono bene anche con i calciatori tanto e' vero che io con i miei occhi
Ho visto che alla fine di Inter - Juventus
L'arbitro della partita e' andato dai calciatori della Juve
E li ha baciati e li ha abbracciati come se fossero degli amici
E tutto questo in nome dell'amore e allora tutti insieme cantiamo :

Ti amo,ti amo campionato perché non sei falsato
Anche se inizialmente eri sembrato ma in realta' non sei falsato
L'ha detto Umberto Agnelli l'han detto tanti critici di calcio
L'ha detto tanta gente, insomma: non sei falsato (Agnelli: "Polemiche esagerate")
Anche se sarebbe sembrato
Ad esempio mi era sembrato,che in Juventus - Roma
Dell'8 febbraio '98,quando l'arbitro Messina non ha dato un rigore su Gautieri
E ad esempio anche in Brescia - Juve dell'8 febbraio '98
Quando il signor Bettin non ha dato un rigore a Hubner un rigore grosso cosi'
E questo e' stato fatto nel segno dell'amore perché l'amore e' importante
L'amore e' qualcosa di essenziale
Sembra che nel calcio non ci sia e invece dopo c'è
Tu dici :"Ma l'amore nel calcio non c'è"
"No,ho guardato bene,lo trovi in ogni piccolo particolare
Ad esempio nel mio amico che sembra che indossi la maglia del Milan
E invece e' la maglia del Foggia , se voi guardate bene
Quella li' e' la maglia del Foggia cosi' come se voi guardate bene
Le sviste arbitrali non sono state due ma sono state tipo 10,10 - 11 o 12
E la maggior parte delle quali a favore della Juve
(Agnelli :"Due sviste arbitrali")
Ma alla fine l'amore dato e' uguale all'amore che dai


E allora amici ,cantiamo tutti insieme :
Ti amo campionato,tu non ci sei mancato
Anzi tu non ci eri mancato adesso siamo contenti che sia finita così
Perché l'amore ha riempito tutto l'universo della F.I.G.C
Particolarmente Baldas (Baldas :"Loro devono arbitrare per quello che vedono")
Ad esempio in Juve-Piacenza , Borriello ha convalidato
Il secondo goal irregolare che ha fatto Del Piero
Che si e' fatto passare la palla sul braccio
Ma era talmente bello che era un peccato non convalidarlo
E allora cosa ha detto? "Convalidiamolo" Perché nel calcio tutti si amano
E allora cosa vuoi fare? Vuoi dare il rigore a Ronaldo
Vuoi convalidare il goal del Napoli che forse c'era
Per esempio vuoi dare il fallo a Montero
Che ha dato una gomitata a Neqrouz in piena area?
Era calcio di rigore con espulsione,e non ha dato niente
Perché aveva capito che Montero amava Neqrouz
E d'altra parte Neqrouz con i suoi trascorsi cosa vuoi che non ami Montero?
I due si amavano,l'arbitro aveva gia' visto che c'era
Qualcosa in quella gomitata, che non era altro
Che una scaramuccia, perché l'amore non e' bello se non è litigarello
Era una scaramuccia...




sabato 5 marzo 2011

Unboxing Macbook Pro 13" base (2011)

Dalle innovazioni tecniche inattese (l'i5 se lo aspettavano in pochi, ammettiamolo!) a una scheggia mancante nel guscio unibody.


L'unboxing di un novizio che, per la prima volta, compra un prodotto Apple!

domenica 9 gennaio 2011

Perché restituirei i calciatori brasiliani al Brasile, e poi vediamo la saudade.

Uno degli elementi che ha reso il calcio il “gioco più bello del mondo” è il suo essere uno sport di squadra. E, a prescindere dalle frasi “politically correct”, i risultati si condividono tra tutte le persone scese in campo.

A volte, però, è il tocco del campione a imprimere la svolta decisiva a una partita. E, i vari Messi, Ibrahimović o Cristiano Ronaldo, vengono consacrati a idoli della folla.
Così, di tanto in tanto, qualcuno (più o meno autorevole) prova a stilare la proprio classifica dei migliori calciatori di sempre. In tale situazione, però, un punto comune c’è sempre e, a prescindere dal contesto o da altri elementi non riconducibili alle doti del singolo atleta, nelle prime posizioni si sono sempre letti i nomi dei soliti sospetti brasiliani: Pelé, Ronaldo, Zico, Garrincha, Romario.

Spesso di origini umili (ma non sempre, basti pensare a Kakà), questi calciatori hanno fatto la gioia dei tifosi anche in Italia. Basti pensare, tra i vari, a Paulo Roberto Falcao, giocatore della Roma idolatrato nonostante il rifiuto di battere un rigore (poi fallito da un compagno di squadra) durante la finale persa col Liverpool dell’odierna Champions League.  E, poi, Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kakà, Edmundo “O Animal”, appellativo guadagnatosi per il suo carattere non proprio docile e, ancora Careca, Toninho Cerezo, Roberto Carlos, etc.

Poi, sarà per il maggiore impatto dei media nel calcio, per la maggiore disponibilità di divertimenti propria della nostra contemporaneità o per il potere sempre maggiore dei procuratori qualcosa pare essere cambiato. E, non sempre, i brasiliani sono ricordati per le loro prodezze in campo.

Il mio interrogativo sorge da una partita di Serie A 2010-11: Sampdoria-Roma (2-1). Nonostante che nel calcio si vinca (e si perda) in 11, un libero professionista come Juan (difensore della Roma) pagato profumatamente con un contratto di esclusiva a tempo determinato ritorna dalle vacanze in condizioni fisiche talmente pietose da causare, da solo, la sconfitta della propria squadra. Certo, lo si poteva tenere in panchina ma se ha dato la disponibilità a entrare in campo e non evidenzia problemi fisici perché un allenatore dovrebbe tenere un ottimo giocatore in panchina?

È poi possibile che ogni volta che l’interista Maicon trova estimatori tra i dirigenti di altre squadre di calcio chieda un ritocco verso l’alto dell’ingaggio? E, pensando che è uno dei migliori nel suo ruolo, gli estimatori di certo non gli mancano! E che Ronaldinho vada a ballare fino a tardi prima di una partita molto importante della sua squadra? E che i datori di lavoro di Adriano debbano temere che il professionista non torni dal Brasile perché soffre di questa contagiosissima “saudade” o, tradotta, nostalgia?

Non voglio che il mio sembri un attacco ai brasiliani e, per questo, cito anche il caso Mutu. Il giocatore romeno della Fiorentina sta mettendo a ferro e fuoco la sua attuale società perché essa si era dichiarata non interessata a cederlo a un prezzo ben al di sotto del suo reale valore di mercato. Voi vendereste la vostra macchina (presumendo sia in buone condizioni) a 200 euro solo perché un amico di chi è intenzionato a comprarla a quel prezzo reputa che il valore attribuito all’auto sia adeguato? No? Avreste voglia di spiegare perché a Becali, il procuratore di Mutu?

martedì 4 gennaio 2011

Perché mandare tutti a puttane.

"Col termine prostituzione si indica l'attività di chi offre prestazioni sessuali, dietro pagamento di un corrispettivo. L'attività, fornita da persone di qualsiasi orientamento sessuale, può avere carattere autonomo, professionale, abituale o saltuario. L'uso del termine non è univoco (...)" (parafrasi http://it.wikipedia.org 04 gennaio 2011).
Fin qui, nulla di nuovo. Ora, però, chi scrive si chiede: "Perché non schierarsi a favore della regolamentarizzazione della prostituzione?"
In Italia sussiste un modello giuridico volto a vietare la prostituzione tramite pene (pecuniarie o detentive) tanto al cliente quanto al "professionista". Ciò è riconducibile alla legge n. 75/1958 che equipara favoreggiamento e sfruttamento punendo "chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui" (art. 3 l. 75/1958). In sintesi, andare a puttane è equiparato a chi rapisce una ragazzina e la costringe alla strada.
Ammetto di non essere mai stato cliente del servizio in esame tuttavia mi sembra chiaro che un sistema che legalizzi la prostituzione permetterebbe, tra le altre cose:
  • il diminuire di attività criminali quale lo sfruttamento della prostituzione (che non andrebbe inteso come richiesta, da parte del mercato, di un prodotto/servizio ma come crimine alla dignità della persona);
  • il controllo della salute e delle condizioni fisico-igieniche di chi si candida a offrire per tale servizio (quindi, l'abbassamento delle possibilità di trasmissione delle malattie sessuali);
  • la creazione di un nuovo mercato che combatterebbe la disoccupazione e che, dietro gli auspicabili controlli, permetterebbe maggiore sicurezza sulla volontà di chi si avvicina a tali forme di lavoro;
  • la creazione di nuovi introiti per il fisco e per i lavoratori italiani (pensate al turismo sessuale del quale Olanda, Belgio, Germania e altre nazioni usufruiscono: ricettività, tasse, marketing, etc.);
  • la messa in sicurezza e la cura estetica della strade anche contro i crimini alla morale pubblica.
Ora, sono convinto ci siano ulteriori vantaggi così come diversi svantaggi. Tuttavia, si ha la certezza che quest'ultimi siano sufficienti a escludere aprioristicamente una regolamentarizzazione della prostituzione in Italia? Quest'ultima fu favorita in Italia da Camillo benso fin dalla nascita della Repubblica stessa. Oggi, con gli intenti più variegati hanno tentato di modificare la legge Merlin che tutt'ora regolamenta il fenomeno: Umberto Bossi, Stefania Prestigiacomo, Elisabetta Gardini, Daniela Santanchè, Mara Carfagna, etc.
 
Chi scrive non sa le intenzioni delle persone elencate però ha scoperto l'esistenza di una ONLUS: il CDCP (Comitato per i Diritti Civili delle persone Prostitute). Laddove si voglia, date un'occhiata al sito... non so di cosa parli ma, di certo, aprirsi a una questione non può far altro che migliorare la nostra attività di cittadinanza attiva.